Esistono diversi modi di pensare l'ambiente, tra cui spiccano 03 (tre) concezioni, ovvero: la concezione antropocentrica per difendere la tesi che la tutela dell'ambiente mira a difendere la vita umana perché, come diceva il filosofo Protagora, "l'uomo è la misura di tutte le cose”; la concezione ecocentrica in cui predominano le preoccupazioni per il pianeta e la natura, la cui prospettiva estrema comprende la foresta e gli animali non umani come soggetti di diritti spersonalizzati; la concezione policentrica o cosmocentrica per stabilire una via di mezzo con il predominio della concezione antropocentrica o ecocentrica in ogni caso specifico, basata sul principio di proporzionalità e ragionevolezza.
Queste concezioni ambientali costituiscono i presupposti teorici fondamentali del diritto ambientale la cui caratteristica trionfante è la trasversalità epistemologica con forti influenze da diverse comunità epistemiche, come la biologia, la chimica, la geologia e la stessa ecologia.
Uno degli aspetti importanti del diritto ambientale è il diritto penale ambientale (o diritto penale ecologico). Il ricorso al diritto penale per la tutela del patrimonio ambientale biotico e abiotico è sempre più frequente. Nel 2008 l'Unione Europea ha approvato la Direttiva 2008/99/CE, che chiede la protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale. Le emergenze climatiche, il riscaldamento globale, l'inquinamento e l'acidità degli oceani hanno occupato l'agenda globale contemporanea.
Pertanto, nel 2021 si sono svolti 04 (quattro) eventi internazionali sull'ambiente, ovvero: i. Il Vertice sul clima (indetto da Joe Biden); ii. Il Forum Mondiale della Bioeconomia (tenutosi a Belém do Pará); iii. COP-15 sulla Biodiversità (tenutasi in Cina); IV. COP-26 a Glasgow / Scozia (la più importante delle Conferenze sul clima).
Il diritto penale ambientale può essere visto come un poliedro multiforme, tutti rilevanti per la protezione penale dell'ambiente per le generazioni attuali e future.
Pubblicato: "31/05/2022"